Clausole „europee” implicite ed esplicite nella Costituzione italiana

Il contributo analizza i legami tra la Costituzione italiana e il processo di integrazione europea, che sono in genere delineati dalle „clausole europee”: le disposizioni costituzionali – contenute nel testo originario delle Costituzioni degli Stati membri o introdotte seguito che, con formule assai variegate, consentono richiedono l’adesione all’Unione ponendo eventualmente limiti condizioni alle future tappe del europea. A questo scopo, larga parte è dedicata all’analisi della disposizione per l’Italia, ha funzionato da clausola europea „implicita generale”: ossia, l’art. 11 italiana. Si ripercorrono sue origini, Assemblea Costituente alla luce dell’esperienza fascista, suoi molteplici (ma strettamente connessi) contenuti e, soprattutto, l’interpretazione tale articolo si affermata, sin dagli anni ‘50, al fine dare esecuzione Italia dei trattati istitutivi Comunità europee. dà inoltre conto referendum consultivo svoltosi 1989 revisioni intervenute successivamente, cui introdotti specifici ed espliciti riferimenti (le più importanti quali negli articoli 81, 97, 117 119 Cost.), seppure senza mai sostituire, né emendare carattere generale all’art. 11. sostiene l’uso dell’art. come „clausola implicita generale”, pur origine dovuto a circostanze storico-politiche peculiari, abbia rappresentato uno snodo cruciale pieno titolo fondativo l’evoluzione L’apertura organizzazioni internazionali volte promuovere pace giustizia nazioni conseguenti necessarie limitazioni sovranità hanno permesso all’Italia figurare promotori diverse fasi dell’integrazione europea; contempo, repubblicana evolversi, nell’arco un settantennio, piena coerenza valori fondanti, perlopiù bisogno ricorrere costituzionali.